FONDAZIONE CAPELLINO È DAVVERO A FAVORE DELL’AMBIENTE E GLI ANIMALI?

“Tutte le attività umane hanno un impatto sulla biodiversità”
Fondazione Capellino 

Fondazione Capellino è un ente commerciale senza scopo di lucro che dichiara come finalità la salvaguardia della biosfera e in particolare della biodiversità. Si finanzia con i profitti maturati da Almo Nature Benefit S.p.A., della quale risulta proprietaria. 

Esprimiamo soddisfazione per il fatto che Fondazione Capellino abbia dichiarato ferma opposizione al disegno di legge sulla caccia denominato “spara-tutto”, riconosciamo il supporto che offre a progetti di anti-bracconaggio, la scelta di non effettuare sperimentazione animale e la costante donazione di alimenti ad organizzazioni no-profit.

Tuttavia non possiamo dimenticare i milioni di cani e gatti di razza prodotti a ciclo continuo con pratiche di selezione artificiale che ne hanno compromesso la variabilità genetica, il cui aumento vertiginoso corre di pari passo a un incremento della macellazione di animali considerati “da reddito” (le cui carni Almo Nature utilizza per riempire le ciotole dei “pet”, il cui numero in Italia ha raggiunto la media di uno ogni quattro abitanti; nel 2024 oltre 14 milioni di cani e 12 milioni di gatti resi domestici).

La realtà generata dalla cinofilia delle razze parla chiaro: oltre 350 razze riconosciute per circa 450 patologie fisiche e un numero incalcolabile di sofferenze psichiche procurate dalle spinte selettive motivazionali. 

Mentre i canili rimangono pieni e diminuiscono le adozioni, i commercianti incrementano i loro profitti. La produzione animale zootecnica configura nell’immaginario comune un progresso nel “benessere animale” inesistente e la produzione delle razze canine, in particolare, genera un sistema auto-promozionale falsamente etico. 

Ciò che con questa lettera aperta ci preme chiedere a Fondazione Capellino è di prendere posizione sulla proposta di legge della Regione Lombardia, la quale intende consegnare al comparto allevatoriale-addestrativo una riprogrammazione del rapporto cani/umani fondata sul principio della superiorità genetica razziale, in antitesi al concetto stesso di biodiversità, e sulla diffusione di metodi addestrativi violenti e retrogradi, attraverso l’obbligo per migliaia di meticci del test ENCI CAE-1 (escludendo i cani con pedigree).

Nell’ottica della responsabilità sociale chiediamo dunque a Fondazione Capellino di: 

  • schierarsi a favore della variabilità/biodiversità genetica canina
  • di esprimere contrarietà alla PLP4 e ai metodi addestrativi coercitivi.

Per la crescita della convivenza pacifica fra i popoli e le specie.

Nora – No razzismo animale 
Campagna contro la produzione razziale canina.

No PLP-4
Campagna NOPLP-4